giovedì 12 luglio 2012

Foto premiate al "WELCOME CONTEST"


Massimo Lichtman


                                                         Gennaro Parricelli


Ecco gli scatti premiati al "WELCOME CONTEST"  organizzato da FineArt photography. Lo scatto vincente rimarrà per due mesi nella pagina di benvenuto che accoglierà i nuovi utenti. Complimenti a Gennaro Parricelli, autore dello scatto vincitore.
In questa edizione è stata premiata anche la creatività e l'originalità della visione fotografica di Massimo Lichtman.

domenica 8 luglio 2012


Recensione di Davide G. Zardo, per la mostra di foto-poesia di Roberta Nozza e Silvia Calzolari

ROMANCE, UNA VENTATA DI FRESCHEZZA

Faceva caldo, giovedì 5 luglio. Soprattutto sul treno Milano Centrale-Bergamo, dove nemmeno la corsa di un mendicante, inseguito da un controllore inesorabile, è bastata a smuovere l’aria nella carrozza. Era una vera e propria brezza, invece, quella che si respirava alla galleria “Il Borgo” in via Santa Caterina, dove la poetessa Silvia Calzolari e la fotografa Roberta Nozza hanno allestito la mostra “Romance”, inaugurata domenica 1° luglio. Un’iniziativa che tra poco diventerà anche un libro, e che meriterebbe di essere fatta conoscere a quante più persone possibile, magari con un tour itinerante, per l’originalità e la serietà con cui è stata concepita e allestita. L’aria che si respira, contemplando foto che sembrano quadri e poesie che sembrano musica, fa dimenticare il caldo, la fatica, gli affanni quotidiani, raccontando l’animo femminile attraverso quello che ne è il simbolo floreale universalmente riconosciuto: la rosa. Le poesie di Silvia sono un esercizio di raffinato ermetismo, una sfida per il lettore (quasi come in un romanzo giallo) per comprendere il significato nascosto nel cuore di quei versi che creano un linguaggio tutto particolare, con neologismi composti dalla fusione di più parole, e da parentesi che appaiono nel mezzo di un termine, dando vita a un doppio significato. Cercando l’essenziale, Silvia Calzolari crea un linguaggio nuovo, fatto di rumori e impressioni, pause e fragori, rimbombi nell’anima e voli astrali, dove il suono di certe parole, come nelle onomatopee dei fumetti, diventa il più eloquente possibile. Seguire il concatenarsi di queste frasi è come addentrarsi in un labirinto: per uscire dal quale, a volte, è necessario affidarsi al filo d’Arianna di un’immagine. Quella stessa immagine che spesso, grazie alle foto di Roberta, è proprio l’ispiratrice delle poesie di Silvia. Una coppia complementare, dove la fotografia, che potrebbe parlare anche da sola, viene spiegata dai pensieri: e dove la poesia, aiutata dall’immagine, acquista un senso tutto particolare. In questo senso si crea un dialogo che non si ferma alla lettura delle poesie e alla visione delle foto, ma che rimanda continuamente ad altri spunti, ad altre suggestioni. Le foto di Roberta Nozza tradiscono la sua origine di illustratrice e pittrice. Non sono pochi quelli che, guardandone una, fanno fatica a convincersi che non si tratti di un quadro impressionista. Tra i visitatori che hanno potuto apprezzare la mostra, anche il noto pittore Luigi Giliberto, “attirato” in galleria proprio da un’immagine della locandina che sembrava un dipinto. Io personalmente ho provato l’impulso irresistibile di guardare dietro il supporto rigido di un’immagine, per cercare le prove dell’esistenza di una tela, e non di una stampa fotografica. Sì, perché ci sono quadri così perfetti nei particolari, da sembrare in tutto e per tutto fotografie. Gli scatti di Roberta, invece, hanno la morbidezza e al tempo stesso la forza di una pennellata, con colori pastosi o appena accennati, contorni nitidi oppure sfumati, e incarnano quella sintesi tipica della scultura, dove è importante togliere il superfluo per arrivare a mantenere l’essenziale. Sono foto che parlano non di una Roberta soltanto, ma di almeno due. Gli scatti rosa e rossi, sfumati di riflessi bianchi, e quelli cupi, stilizzati in un bi-colore dove il nero è profondo, e il bianco appena sporco. C’è una seconda parte, in questa mostra, dove si respira un’atmosfera noir, per non dimenticare che insieme alle rose ci sono anche le spine. Ma quando si conclude il percorso, si torna a una dimensione più rassicurante, dove i boccioli si riaffacciano alla vita, e sembrano dirti, con voce femminile: “Siamo qui, siamo ancora noi. Devi avere pazienza, ma non possiamo sempre sorridere. Non ce ne siamo mai andate. E forse quello che si era allontanato sei proprio tu”. Faceva caldo, il 5 luglio, a Bergamo. Ma quando sono tornato a casa avevo il cuore pieno di freschezza.

venerdì 23 marzo 2012

Neneno San



Mi chiamo Marco e sono nato nel 1975, vivo in un paesino nella provincia di Roma, ma il mio sogno ricorrente è sempre l'India e l'Asia in generale.
La fotografia insieme al viaggio e a Madre natura sono le mie passioni più grandi e la cosa bella è che riesco ad integrarle.
Mi sono avvicinato al mondo della fotografia nel 2002 con la pellicola ma la vera svolta è avvenuta nel 2005 quando passai al digitale. Da li la mia passione è aumentata ogni giorno di più e continua ancora.
Le fotografie che prediligo sono sicuramente quelle di reportage in Paesi lontani, sia come cultura, sia come abitudini di vita.
Quando ho viaggiato per me era sempre un mondo nuovo, pieno di fascino e miei occhi si illuminavano come quelli di un bambino curioso.
I miei soggetti preferiti sono le persone, in special modo i bambini. Divento come loro, mi diverto e si divertono a giocare con me, gli faccio delle espressioni buffe e loro di rimando me ne fanno altre ed è li che inizio a scattare. Mi piace fissare quei momenti...
Considero la fotografia come il modo in cui si esprime la mia Anima. Nei momenti in cui fotografo mi sento quasi scomparire, i pensieri si fermano e mi sento un osservatore privilegiato...










martedì 20 marzo 2012

Luca Biagini


Mi chiamo Luca Biagini e sono nato a Milano il 21 luglio 1971, anche se oramai vivo e lavoro a Carpi da diversi anni.
La fotografia è da sempre la mia grande passione, lo strumento con cui cerco di esprimere la mia sensibilità e raccontare le mie emozioni. Non c'è un settore specifico nel quale opero: scelgo di fare tutto ciò che reputo stimolante, anche se prediligo il ritratto, la fotografia di moda ed il paesaggio. Quando lavoro per altri cerco di essere un buon artigiano, quando invece faccio cose mie provo ad essere un artista.
Nel corso degli anni, ho avuto modo di accrescere la mia professionalità e le mie competenze sia tramite lavori professionali e di ricerca, tra cui alcune mostre personali e diverse pubblicazioni su riviste specifiche e di settore, sia tramite la collaborazione con altri professionisti.
"Guardare è una cosa. Vedere ciò che si guarda è un'altra. Comprendere ciò che si vede ne è una terza. Imparare da ciò che si comprende è un'altra cosa ancora..."




venerdì 16 marzo 2012

Davide Mantoan

Davide Mantoan: Nasce nel 1971 a Vicenza dove tuttora vive. Dal padre scultore eredita la passione artistica. Lavora nel campo della moda e del design dell' oreficeria come modellista e disegnatore, collaborando con marchi prestigiosi del settore. Sempre alla ricerca di nuovi stimoli si appassiona sempre più all' arte della fotografia, interesse che ha coltivato fin da bambino, grazie al padre che gli faceva provare di tanto in tanto la sua Rollei. Partecipa a diversi corsi di fotografia, diretti dai vari fotografi contemporanei tra cui Franco Fontana che influenza molto il tragitto di crescita e il carattere visivo. Organizza e partecipa a mostre sia collettive che personali. Si lascia coinvolgere in vari progetti fotografici e iniziative dei circoli fotografici del vicentino, tra cui “24 ore a Vicenza”. Fonda nel 2002 un circolo fotografico, che dirigerà fino al 2007, organizzando mostre e convegni e cinque edizioni del “Concorso fotografico nazionale dei colli Berici” a tema fisso, riscuotendo un forte interesse fra gli appassionati. Dopo alcuni anni passati a sperimentare il bianco e nero in camera oscura ora incontra la flessibilità del digitale.

"...ogni cosa ha un'anima, sia un essere vivente o un oggetto, quando riesco a catturarla in un fotogramma.... ...allora sono felice."




giovedì 15 marzo 2012

Jimmy Lu


Sono nato nella Repubblica Ceca nel 1961. Vivo e lavoro a Milano. Quando avevo 15 anni ho ricevuto in regalo la mia prima macchina fotografica e da questo momento e nata la passione per la fotografia. Ho lavorato come fotografo per 5 anni, quando ancora si usava la pellicola. La passione è ancora forte e cresce ogni giorno.






Giuseppe Nucci


Giuseppe Nucci: Sono nato il 1/02/1982 ed ho scoperto la fotografia nel Settembre 2009, quando mi sono traferito a Roma per sfuggire agli spettri di un paesino di montagna, dove il nome e il mio cognome erano una trappola. Da allora, semplicemente, ho intrapreso un percorso di crescita, spinto dalla passione e dalla voglia di scoprire ed arricchirmi, attraverso cui spero sempre più di riuscire ad esprimere i miei stati d'animo ed il mio modo di guardare al mondo, con l'anima ed il cuore ai posti di comando.